Alice Mosanghini
Mi chiamo Alice Mosanghini e ciò che mi emoziona più di tutto è vedere le persone accendersi di vita. Mi piace pensare che ciò che ci dà la forza di svegliarsi tutte le mattine sia una combustione interna, un fuoco sacro che rende attivi e luminosi. Starei ore a guardare il caminetto scoppiettante, ma mi commuove ancor di più vedere quando la passione accende lo sguardo delle persone.
Credo nella bellezza come mezzo per accedere alla parte migliore di noi stessi e di ciò che ci circonda, quella cui fare appello per andare in profondità e progredire al tempo stesso.
Nella mia vita ho viaggiato molto e praticato diverse arti a livello professionale e passionale, queste esperienze mi hanno regalato una splendida tavolozza di possibili espressioni della bellezza ed è da lì che attingo per strutturare i miei servizi. Lo faccio risalendo al latino “ars”, dove per arte si definisce un metodo pratico, utile a sporcarsi le mani, sudare e ossigenare i muscoli.
Da piccola organizzavo delle sessioni di travestimento in cui tutti dovevamo trasformarci in un personaggio sempre nuovo e diverso abbinando qualsiasi tipo di vestiario e costume trovassimo negli armadi e cassetti di casa (nella mia famiglia il carnevale è sempre stato una cosa seria, non mancavano quindi i materiali). Da buona multipotenziale ho poi seguito diverse strade sia nella formazione che nelle mie passioni, ma sicuramente il centro su cui gravito riguarda l’estetica e la necessità di riappropriarsi della bellezza per vivere pienamente.
Studiare arti teatrali all’università mi ha insegnato a conoscere il corpo e come questo ci radichi nella nostra identità mentre ci apre molteplici possibilità di espressione e connessione con tutto ciò che è altro da noi stessi. Il lavoro sulle maschere e lo studio degli archetipi della Commedia dell’Arte hanno sintetizzato il mio binomio passionale, antropologia e corpo. Le esperienze nel cinema e la pubblicità sono responsabili di aver affinato le mie strategie (e le mie fisse) sulle armonie estetiche. Ho vissuto quasi un terzo della mia vita intorno al Tropico del Cancro, per lo più in Messico, dove mi sento sempre a casa. Vivo a Trento, circondata dalle Dolomiti, e quello che mi affascina dell’Italia in questo momento è vedere crescere con entusiasmo la quantità di donne che ricominciano da se stesse e dalle loro passioni.