BABaLivE ( Francesco Cigana Trio ) – Arti Caleidoscopiche
BaBa – Associazione Culturale, ospite da BabaruM, ripropone il format BABaLivE Musiche Caleidoscopiche. I protagonisti saranno come sempre gli artisti, impegnati in esibizioni rigorosamente live. Musicisti locali, italiani o stranieri, meticciati sonori, ritmi acustici o distorti, contaminazioni vocali, continua ricerca di nuove sonorità itineranti!!!
Atmosfera piacevole, amici socievoli, chiacchiere e opinioni, uno spritz in barattolo per gradire e un buffet vegetariano tutto da scoprire!! L’unico modo per scoprire e cogliere le sensazioni di quest’atmosfera, è venire a trovarci !!!
Questo Venerdì Live, cavalcando l’onda di entusiasmo jazz accumulato a Sinergie Lagarine, vedrà protagonista Francesco Ciga nel suo nuovo progetto : FRANCESCO CIGANA TRIO, con Marco Storti e Giulia Facco che si è già esibita al Bastione Centrale!!
Batterista e percussionista poliedrico, Francesco Cigana sviluppa un percorso musicale incentrato sulla ricerca timbrica, su un approccio melodico allo strumento e sulla contaminazione tra generi musicali diversi. Nel corso degli anni spazia dalla musica d’avanguardia al pop, rock e al jazz, collaborando e suonando in ambito nazionale ed europeo con varie formazioni ed ensamble. La curiosità, motore fondante della sua estetica, lo ha portato a studiare con nomi di rilievo del panorama musicale, come Mats Gustaffson, Mauro Beggio, Marcello Tonolo, Eric Harland, Mirio Cosottini, Reinhard Gagel e molti altri.
Esplora la dimensione del trio jazz proponendo un repertorio che porta in luce le capacità espressive e comunicative dei componenti, che dialogano su composizioni dalle sonorità avvolgenti e vibranti di Alice Coltrane, Ahmad Jamal, Pat Metheny (per citarne alcuni). La intrinseca rada sonorità dettata dalla formazione è qui abilmente compensata da intelligenti scelte timbriche: pochi suoni dunque, ma scelti con cura.
MARCO STORTI:
Bassista e contrabbassista della scena padovana dai primi anni del 2000, da allora partecipa a concerti e festival in tutta Italia. Comincia a suonare da ragazzino studiando chitarra classica, successivamente passa al basso elettrico e infine al contrabbasso, diplomandosi con il massimo dei voti al triennio jazz del conservatorio Pollini di Padova. Ha studiato con Roberto Pascucci, Giuseppe Pilotto, Giancarlo Pavan, Marc Abrams, Marcello e Pietro Tonolo, Daniele Santimone; attualmente è allievo di Stefano Senni nel corso superiore di contrabbasso jazz del conservatorio Venezze di Rovigo. Ha collaborato con diversi musicisti, tra cui Michele Polga, Antonio Ongarello, Maurizio Scomparin; è inoltre membro del “L’Aquila-Padova Crossing Quartet”, con all’attivo diversi spettacoli in Veneto, Abruzzo e Umbria, progetto coronato nel 2013 dalla pubblicazione dell’album “Low Coast”.
GIULIA FACCO:
Si avvicina al pianoforte all’età di sei anni, per poi scoprire il jazz durante l’adolescenza. Nel 2004 vince una borsa di studio per un corso triennale di jazz alla scuola di musica “Gershwin” di Padova, dove studia con Marcello Tonolo, Matteo Alfonso, Ettore Martin, Danilo Gallo e Daniele Santimone.
Nel 2007 si iscrive al corso di pianoforte jazz quinquennale al conservatorio di Rovigo, studiando con Stefano Onorati, Marcello Tonolo, Marco Tamburini, Stefano Bellon e Ambrogio De Palma, prendendo la laurea di primo livello con 110 e lode nel 2011 e la laurea di secondo livello con 110 nel 2014.
Tra il 2011 e il 2014 si trasferisce a Bruxelles, dove ha la possibilità di studiare con Eric Legnini frequentando il master del “Conservatorie Royal de Bruxelles”.
Negli ultimi anni si è esibita più volte come leader o sideman in varie rassegne in Italia tra le quali Padova Jazz Festival, Padova Jazz Club, Roccella Jonica Jazz Festival, Lucca Jazz Donna,Vicenza Jazz, Delta Jazz Festival, Veneto Jazz, Portello River Film Festival , Big Club, Rovereto Jazz Club, Venezze Jazz Festival, Barazzo Live Bologna, Green Note Club (PD) Spazio Aereo (VE), Jazz For Anna e in alcuni locali di Bruxelles.
Nell’estate 2011 si fa notare come compositrice ottenendo il secondo posto al Barga Jazz Contest con l’arrangiamento per big band di un proprio pezzo, “The Prophecy”.